La Pavesi

La Pavesi come la ricordano coloro che erano bambini negli anni ’50,’60, non c’è più. 
Era un caposaldo dell’industria novarese e un posto in Pavesi era ambito come quello alla Doppieri dove si producevano calze di naylon.
Lavorare lì era segno di sicurezza, quasi un vanto e suscitava perfino una certa invidia.

Mario Pavesi, che poi divenne Commendatore, era nato a Cilavegna. Vendeva prodotti alimentari nella provincia di Pavia, nelle drogherie e negli ‘alimentari’. Sembra fosse proprio bravo tanto che per toglierlo di mezzo -in senso buono- qualcuno gli propose un negozio di panetteria a Novara, in corso Cavour.
Era il 1937 quando il Pavesi aprì un forno in via dei Caccia e con tre operai iniziò a produrre i suoi Biscotti di Novara. In poco tempo l’attività si sviluppò, nel 1939 venne trasferita in nuovi locali in via Monte Ariolo e nel 1940 dava lavoro a venti persone.
Nel 1945 iniziò la produzione industriale e nel 1948 nacquero i ‘Pavesini’.

Qualcuno ancora ricorderà che in Largo Leonardi c’era uno spaccio della Pavesi. Si potevano comperare con poche lire i ‘biscotti rotti uso famiglia’, sacchetti da 1 kg che contenevano non solo i Pavesini classici ma anche altre ghiottonerie come i biscottini con la granella di zucchero o con le righe di cioccolato. Per i bambini era una festa e facevano a gara e cercare nel sacchetto i biscotti più golosi finché restavano solo i Pavesini.
Una grande felicità fatta di pezzetti di biscotti.
La felicità vera, si sa, è fatta di piccole cose.

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