L’architettura, indice di civiltà, sorge limpida, elementare, perfetta quando è espressione di un popolo che seleziona, osserva e apprezza i risultati che, faticosamente rielaborati, rivelano i valori spirituali di tutte le genti.
Quando, nel 1936, progettò l’Asilo Sant’Elia di Como, lo definì un’architettura libera e felice. L’intervento era inserito nel suo programma sociale di una scuola per l’infanzia in grado di contribuire alla liberazione della donna dalla sudditanza domestica e ‘a dare ai piccoli un ambiente sano, igienico, aperto al verde, al gioco, all’educazione’. Non nei quartieri alti e ricchi, ma tra gli operai di Como, in periferia.
Era questa la visione di Giuseppe Terragni, l’architetto più importante del 900 italiano.
Agli ultimi giorni della sua vita si ispira la rappresentazione teatrale in programma al Castello.
Ingresso gratuito
Dove: Novara Cortile del Castello
Quando: 21 settembre ore 21.00