Con il nuovo anno ricominciano gli incontri della delegazione novarese del FAI (Fondo Ambiente Italiano).
Da più di 35 anni il FAI opera per tutelare il patrimonio storico, artistico e naturale del nostro paese.
Conoscenza, concretezza, coerenza, indipendenza e qualità sono i 5 principi a cui si ispira questa fondazione nazionale senza scopo di lucro, ed è proprio nel rispetto del primo di questi principi che, ogni anno, la delegazione di Novara propone un ricco programma di incontri culturali e visite che vertono su diversi temi.
Cos’è
In questo articolo vi presentiamo gli appuntamenti che il FAI ha in programma a Novara per gennaio e febbraio.
Il primo incontro sarà venerdì 25 gennaio. Il ritrovo è presso l’Archivio di Stato di Novara alle ore 17:15, in questa occasione Silvana Bartoli presenterà la serata intitolata Vie, Vicoli e Piazze di Novara, i nomi e la storia: Carlo Cerruti.
Novarese di nascita, Cerruti si laurea in Giurisprudenza e prosegue con una brillante carriera. Si avvicina alla politica dapprima come consigliere comunale e provinciale e successivamente come deputato e senatore. Durante la sua vita si occupa anche della regolamentazione delle acque del canale Cavour.
Sempre all’Archivio di Stato, venerdì 1 febbraio ore 17:15, Giampietro Morreale parlerà di Giacomo Giovanetti. Vissuto a cavallo tra il 700 e l’800, questo eclettico personaggio ebbe un ruolo molto importante nel panorama economico e sociale del suo tempo. Oltre a sviluppare idee innovative ebbe rapporti con alcuni tra i personaggi più influenti dell’epoca tra i quali Carlo Alberto.
Veneridì 15 febbraio, stessa ora stesso posto, ci sarà il terzo l’incontro culturale dell’anno dedicato a Camillo Benso di Cavour a cura di Claudia Baratti.
Importante protagonista del Risorgimento come sostenitore delle idee liberali e del progresso civile ed economico. Promosse il libero scambio e i grandi investimenti industriali nonché la cooperazione fra pubblico e privato. In politica sostenne la promulgazione e la difesa dello Statuto albertino. Fu ministro del Regno di Sardegna e successivamente, con la proclamazione del Regno d’Italia, divenne il primo Presidente del Consiglio dei Ministri del nuovo Stato.
Perché partecipare
Per approfondire le conoscenze sul nostro paese, per comprendere la storia e i personaggi che hanno avuto un ruolo primario nel nostro passato, per apprezzare, rispettarle e quindi automaticamente conservare le bellezze che i nostri antenati ci hanno lasciato.
Ideale per…
Chi ama la storia, l’arte e il passato.