Secondo voi l’arte è una cosa effimera e passeggera oppure è qualcosa di solido e duraturo che rende le cose immortali? Le due visioni hanno modo di essere entrambe vere? E che rapporto c’è oggigiorno fra arte e natura?
Penso a Socrate parlava della pars denstruens e della pars construens, sostenendo che per poter costruire una propria visione delle cose, il proprio nuovo pensiero, fosse prima necessario eliminare le proprie superficiali idee preconcette.
Fare tabula rasa per edificare qualcosa di meglio e via così, disfa e fa’, disfa e fa’.
Mi sorgono questi ragionamenti psico-socio-filosofici leggendo del “Temporary Tree” che sarà creato e distrutto al Circolo Big Lebowski oggi e domani (28 e 29 dicembre).
Cos’è
Temporary Tree è una mostra interattiva e temporanea di UFO5, un artista novarese che si è affermato da qualche anno nella scena della public art e della street art internazionale. Gli artisti creeranno in diretta un’opera colorata, magica, misteriosa e… fatta di carta.
A partire dalle 16 del 28, l’artista inizierà a creare una foresta di carta, sotto gli occhi (mi immagino) curiosi e stupiti dei partecipanti. Ci saranno musica, canzoni e colore.
Il 29, terminato il processo di creazione, avviene quello di distruzione per arrivare alla rinascita. In sostanza la foresta viene smantellata e chi vuole può lasciare la propria firma, un pensiero o un ricordo su un pannello apposta accompagnato dalla musica live e dal DJ set fino a notte tarda.
Perché partecipare
Perché sarà realizzata un’opera d’arte che è un pezzo unico e che sarà visibile solo per 24 ore.
Ideale per…
I curiosi e coloro che sono convinti che ogni fine sia un nuovo inizio.
Fonte: flickr.com, opera di Ufo5