Quando in redazione ho preso in consegna l’articolo sul minifestival di crossover Infiltrazioni folk sono partito piuttosto spedito. Diciamo un po’ troppo esuberante, ecco.
E dire che ero convinto, ma proprio fermamente convinto di saper bene cos’è il crossover e pensavo, anzi, di aver avuto anche qualche esperienza diretta: in sintesi, pensavo che il crossover fosse semplicemente un genere musicale. Di preciso, sempre in base alla mia presunta esperienza, pensavo si trattasse di rock-metal con contaminazioni hip-hop, punto e basta.
In ambito musicale, invece, il termine crossover è usato per descrivere sonorità prese in prestito da più generi e mescolate in un’unica canzone: “crossover” vuol dire per l’appunto “incrocio”. Erano i primi anni del rock and roll quando alcuni artisti ripresero delle canzoni composte da musicisti afro-americani e ne cambiarono leggermente tonalità e parole, dando vita a cover di grande popolarità e venendo ovviamente accolti con immenso favore dalle stazioni radiofoniche dell’epoca.
Non è quindi un genere in se per se: più che le sonorità, il termine crossover chiama in causa il fruitore. Infatti sono chiamate “crossovers” quelle canzoni di successo ascoltate da una certa fascia di pubblico ad un’altra, trattandosi appunto di “incroci” di più generi musicali.
Ebbene, a questo punto sono troppo curioso e mi sento chiamato in causa pure io, vista la mia parziale ignoranza (di cui mi sono appena reso conto, tra l’altro!) in materia: non vedo l’ora che inizi Infiltrazioni folk.

Cos’è?
Infiltrazioni folk è un minifestival che ha come protagonista un ambiente musicale molto interessante e gettonato, ovvero quello del crossover e in particolare delle contaminazioni tra folk acoustic e pop d’autore.
La manifestazione avrà luogo nel Cortile del Broletto dal 31 agosto al 2 settembre.
Tre serate quindi, tutte con inizio previsto per le 21.00, per altrettante formazioni di livello nazionale: La Sornette, Sergio Scappini e Mama Grande porteranno in centro a Novara il ritmo incalzante e le energiche melodie del crossover per un evento tutto da ballare.

Perché partecipare?
Perché è un’occasione d’oro per conoscere meglio il crossover (che oggi in radio e in discoteca è fruibile quasi esclusivamente in forme tra metal e hip hop e tra disco music e musica classica: generi e sonorità completamente diversi da quelli che potremo ascoltare al Broletto in questa circostanza) in uno dei suoi tagli più storici e profondi, ovvero nel fertile e vivace terreno compreso tra il folk acustico e il pop d’autore.
Allora sì che potremo dire di saperne veramente un po’ di più sul crossover!

Ideale…
I folkloristi vanno bene ma i bifolki no, quelli no, non ci piacciono.

E alla fisarmonica, signori e signore, Sergio Scappini!

Fonte immagine: La Sornette

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