“Ci sono poeti che, addirittura, non riescono a concepire un verso fuori dal loro territorio. La luna si può interrogare, infatti, solo dall’esatto spicchio spazio-temporale di cui siamo sentinelle. Sapevo già, ma stavo imparando di nuovo questa lezione quando, nel mezzo del mio cammino, sono entrato in un bosco e mi sono ritrovato a partecipare (attore io stesso, sì, e non del tutto inconsapevolmente) a un rito, a un evento – non oso definirlo, in senso limitativo, una rappresentazione. Ho scoperto così i Teatri Andanti e il percorso di ricerca del Teatro delle Selve: la loro lezione mi parlava della danza (che a tratti diviene una vera lotta) con la suggestione, per non perdere l’equilibrio: si deve recitare, ma confidando nel piede che trova, tra le pietre e i rami, il punto di appoggio. Scrivere, ma a questo punto potrei dire anche recitare, non è un’esibizione aerea di bravure, ma un gesto concreto che ci fa progredire nella storia. Qui, su questo fazzoletto di terra. Basta disconnettersi da ogni orizzonte immaginario, prendere corpo, poggiare l’orecchio sulla pietra, per sentire ancora pulsare il mondo.”
E’ un pensiero, semplice ma al contempo molto profondo e indicativo, che il poeta Andrea Temporelli (autore di “Il cielo di marte”, “Terramadre” e “Il Ponte del Sale”) ha dedicato alla rassegna Teatri Andanti 2012, giunta alla sua XII edizione.
Cos’è
Teatri andanti è una manifestazione itinerante di arte (principalmente teatro e poesia) estremamente originale ed eterogenea, organizzata dall’associazione Teatro delle Selve. Si svolge nel mese di luglio, dal 1° al 27.
Lo scopo è di promuovere una cultura teatrale e letteraria che valorizzi le relazioni tra ambiente e individuo, oltre a innovative sperimentazioni di attori e interpreti e del loro porsi in relazione con varie tipologie di pubblico (numerosi sono, ad esempio, gli appuntamenti con spettacoli per famiglie e bambini): le rappresentazioni avranno luogo, infatti, nei più diversificati contesti: a teatro e in piazza, ma non di meno camminando sul lungolago o per le vie del centro città. La manifestazione è stata riconosciuta dalla Regione Piemonte come Residenza Multidisciplinare con il nome Sul Lago d’Orta – l’ecologia sottile del teatro.
Perché partecipare
Per scoprire modi nuovi e innovativi di vivere l’esperienza teatrale e poetica, non rinunciando per questo all’occasione di farsi una sana e corroborante passeggiata all’aperto o godersi il freschetto delle serate estive da una romantica panchina: l’arte è lì che fluisce a due passi di distanza, all’aperto, per le vie del borgo e riesce a donare una nuova luce anche a quegli scorci che crediamo di conoscere a menadito. Non siete affascinati? O semplicemente curiosi?
Ideale per
Tutti gli affascinati e i semplicemente curiosi del paragrafo sopra, e non solo 😛