Metti un supereroe in città…

I supereroi vegliano sulle nostre città, sappiatelo!
Niente Uomo Ragno, IronMan, Superman o Thor. Ne abbiamo di nostrani, supereroi super-accessoriati.

C’è CapitanNova (ai tempi Capitan Novara) che protegge Novara, l’Aronauta che tiene in sicurezza il Lago Maggiore, i super robot General Varese e Romabot Centurion, l’eroe dark Dottor Torino, Milanoman e poi Verbanium, Cusio Woman e Ossolom ovvero la VCO Force.

Chiara e Fabrizio me li descrivono tutti e mi riempiono di fumetti che guardo come i pacchetti sotto l’albero di Natale.

Facciamo un passo indietro.
Anno 2004, mese di marzo.
Elena Monfalcone va spesso dalle parti di Ginevra e torna sempre a casa con delle tovagliette pubblicitarie molto originali, con giochi, storielle, disegni e cose simpatiche che rendono allegra una tavolozza di sponsor. Ne parla alle amiche -Chiara Mognetti e Kosmé de Maria- e decidono di fare anche loro qualcosa, per raccontare del territorio. Aprono la Emme3 (il nome deriva dai loro cognomi e rimane anche se ora Kosmé si dedica ad altro), raccolgono qualche sponsor, lo inseriscono in una tovaglietta su cui è disegnato un labirinto e vanno alla fiera di Novara a far vedere il loro prototipo.
Non vengono accolte con molto entusiasmo, per fortuna ne hanno di loro e non si scoraggiano!
Bisogna però cambiare qualcosa, è chiaro.
Se il gioco non funziona perché non inventare una storia?
Arriva allora Fabrizio de Fabritiis che è il fidanzato di Chiara e che disegna. Si fa un brainstorming e lui se ne esce dicendo “si potrebbero fare storie di supereroi, con tutti questi film che ci sono, vanno di moda! Potremmo chiamarlo Capitan Novara!”
Aggiudicato, in un pomeriggio esce la prima storia che inizia a circolare nei bar in 5.000/10.000 copie.
Nessuno ha mai fatto un supereroe locale, novarese e la cosa piace, i giornali li contattano e la gente inizia a scrivere, aspetta la puntata successiva, qualcuno copia anche l’idea con scarsi risultati (di per sé un fatto fastidioso per certi verso, ma è o no un riconoscimento di forza?)
Il Capitano è un supereroe vero e proprio, ironico ma molto serio, fuori dallo stile comico e parodistico che l’Italia conosce.

Le tovagliette cambiano ogni due mesi, la gente le colleziona e l’universo di CapitanNovara si infittisce di fatti, dettagli e personaggi come Giada Giardo, la giornalista di Tribuna che racconta in avvincenti articoli e avventure del supereroe.

Chiara mi racconta che a quel punto una microstoria sulla tovaglietta ogni 2 mesi non bastava più, bisognava cambiare di nuovo, cambiare formato. Così le storie finiscono in un magazine e il supereroe si delocalizza un pochino diventando CapitanNova, perché “sono i raggi nova ad avergli dato i poteri“.

Mi dicono poi che un giorno sono stati contattati dalla Planeta-DeAgostini che aveva un progetto di supereroi europei. Poi certe cose non si sono più fatte, ma comunque i “Defenders of Europe” sono nati e continuano le loro avventure che Emme3 porta avanti per conto proprio. Tutti i personaggi, spiega Fabrizio che crea e disegna le storie, sono pensati in modo tale da poter sviluppare delle gag o comunque delle situazioni narrative interessanti e spesso prendono elementi dal folklore o dalla cultura del luogo al quale sono legai.
Così fra i Defenders c’è un londinese punk con i capelli verdi che viene posseduto dal fantasma di un lord inglese dell’Ottocento, unendo idealmente la nuova e la vecchia Londra; c’è El Loco che è spagnolo e matto e pensa di essere un supereroe quando invece non lo è, così si butta a capofitto nelle missioni e si fa sempre un gran male. Il supereroe tedesco gira accompagnato dai due corvi di Odino che gli mostrano passato e futuro; Matrioska è la protagonista russa che ha la facoltà di rimpicciolirsi quanto vuole; Russian Wolf, il siberiano, ha poteri alieni e si rifà all’evento di Tunguska e così via.

Fabrizio torna a CapitanNova e mi spiega che, per la teoria dei multiversi, i raggi nova hanno colpito anche altri personaggi in mondi paralleli. C’è Novaryen in un mondo fantasy e c’è King Nova che è un Kaiju (il mostro tipico della cultura giapponese, come Gozzilla e King Kong), supereroe di un Giappone alternativo degli anni Cinquanta.

Ora Emme3 porta avanti con successo queste storie che sono lette in tutta Italia e attesissime alle fiere e ai festival del fumetto, come il Lucca Comics. Creano anche storie ad hoc per le aziende che lo desiderano, hanno realizzato un cortometraggio su Capitan Novara (Un giorno da supereroe) e stanno pensando al mondo dei cartoni animati. Questi ragazzi sono un pozzo di idee dal quale supereroi e avventure continuano a uscire!

Insomma, che dire? Bravi! Ma soprattutto grazie!
Grazie, sì, perché finalmente possiamo stare tranquilli!
In qualsiasi città, nazione o epoca andremo avremo qualcuno pronto a proteggerci!

😉

P.S. Se volete leggere i loro fumetti potete acquistarli online, nelle fumetterie oppure (ma solo nella provincia di Novara) in edicola.
Se invece capitate a Gardaland fate un giro sul Raptor. Chiara e Fabrizio sono stati così affascinati dall’attrazione e soprattutto dalla storia e dell’ambientazione costruite attorno a essa che hanno proposto al parco di realizzare un fumetto. Lo trovate su GardalandRaptor.

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