I geometri della moda

Artigiani dell’alta, altissima moda, a Galliate!

Laura e Diego mi spiegano che loro sono dei “geometri” della moda. Lo stilista è l’architetto, ma poi ci vuole qualcuno che faccia il cartamodello, le prove a manichino, veda cosa succede al tessuto in fase di cucitura, sdifetti i capi, rimetta i capi in taglia e li produca. Ecco che arrivano loro!

Con passione mi ripetono più volte che ”la moda non è un gioco! Non ci si può improvvisare. O sai o non sai. Se non sai ti può andar bene un paio di volte ma poi non vai da nessuna parte.

Laura si è messa in proprio nel ’95 (due anni dopo è arrivato anche Diego) e a 27 anni non è stato facile far capire che lei il suo lavoro lo sapeva fare e lo sapeva fare anche bene. Alzi la mano chi si riconosce! 😉

“Abbiamo iniziato con la Ferré” dice Laura.
Ferré è stato come mio papà, mi ha spaccato le ossa e me le ha messe insieme. Mi ha insegnato davvero a lavorare per tutto quello che riguarda la sartoria, la modellistica, lo studio dei capi. Oggi questa cosa non si fa più. Ti rendi conto che gli stilisti che c’erano ieri…”
E’ Diego a continuare “Le cose allora erano diverse, gli stilisti nati in quel periodo hanno potuto crescere, imparare, … ora le possibilità sono diverse, la moda non è più quello che era negli anni novanta. Poi c’erano le top model, c’era lo spettacolo. Era tutto diverso”.
Lì arriva la rivelazione: anche l’anatomia delle persone è cambiata, complice uno stile di vita diverso ma anche l’uso dei capi a vita bassa, che a lungo andare alterano le forme. Meno male che quei jeans scomodissimi li metto di rado! Mai più!

In tutte le difficoltà che mi elencano, compreso il fatto che non c’è più molta gente a voler fare il loro mestiere (confidano negli stranieri fra i quali ci sono molti sarti anche fra gli uomini, cosa da noi più rara), c’è una bella notizia!

Dolce e Gabbana, in via Spiga 2 a Milano (casomai ci passaste per una passeggiata) hanno un corner con uno spazio dedicato ai giovani.
Lì i giovani stilisti possono avere esposta la loro collezione o un paio di capi particolari, degni di nota.
Forse, commentano, Dolce e Gabbana hanno ricordato le difficoltà degli inizi e hanno voluto dare una mano ai giovani che spesso hanno talento ma possibilità ridotte a partire da quelle economiche.
Avere lì i propri capi esposti deve essere una bella soddisfazione per questi ragazzi!

La più grande soddisfazione di Diego e Laura? Mi faccio i fatti loro e lo chiedo.
“C’è grande soddisfazione quando parlano di quello che hai fatto, anche se compare il marchio per cui hai lavorato, giustamente, non il tuo nome. Oppure quando vedi sfilare in passerella il capo fatto da te. Ma la soddisfazione più grande è quando vedi a Sanremo l’abito che hai realizzato per lo stilista Fausto Puglisi, come è successo quest’anno.”

A Sanremo? faccio io.
Ma… quello della farfallina?
Proprio lui.

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