Quella che i novaresi chiamano la piazza delle Erbe è, a ragione, il cuore della città tanto che è cosa nota nella sua pavimentazione si trovava una pietra triangolare che segnava il centro.
Diciamo si trovava perché, anche questo è noto, un giorno qualcuno la rubò e al suo posto ne fu messa una ‘non originale’.
Il vero nome della piazza è piazza Cesare Battisti ma nel tempo cambiò spesso nome: piazza delle Beccherie Maggiori, piazza Nuova, piazza di San Rocco, piazza della verdura perché lì c’era un mercato, ecco perché ‘delle erbe’.
Nel 1230 fu comprata dalla corporazione dei calzolai che voleva aprirvi delle botteghe e chiuderla al passaggio. I novaresi insorsero e non se ne fece nulla. Sembra che alcune colonne della piazzetta medievale, quelle poste sul lato nord siano state prese a Biandrate come bottino di guerra.
Già perché tanto tempo fa Novara schierata con la Lega Lombarda (ogni riferimento ai tempi nostri è da escludere) fece guerra a Biandrate, rimasta fedele al Barbarossa, la distrusse e si portò via le colonne, un po’ come molto tempo prima e molto tempo dopo fecero i romani e Napoleone che si portarono via gli obelischi dall’Egitto. Una vera mania che supera i secoli!
Secondo un documento del 1223 il porticato a sud della piazza fu edificato proprio dal Barbarossa dopo la distruzione di Milano (1162). Questo porticato un tempo proprietà dei Canonici di Santa Maria fu detto nel tempo ‘dei pellicciai’, ‘dei borsinari’, ‘dei mercanti’.
Insomma la prossima volta che vi siederete in questa piazza per un aperitivo sappiate che siete veramente seduti nella storia.