San Bernardo di Mentone o di Aosta

San Bernardo di Mentone o di Aosta -perché la vita di questo santo è avvolta dall’incertezza- amava la montagna ed era sensibile ai bisogni dei pellegrini che percorrevano le Alpi tanto che, per dare loro accoglienza, nel 1050, fece costruire i due ospizi del Gran San Bernardo e del Piccolo San Bernardo. Nel 1923 Papa Pio XI lo proclamò patrono dei montanari e degli alpinisti. 
Morì a Novara nel 1086 e qui fu sepolto.

Se camminate lungo il Baluardo Partigiani, all’incrocio con via Ploto, potete trovare una colonna su cui si trova una statua che rappresenta S. Bernardo che tiene il drago-demonio alla catena. La colonna proviene dall’antico Duomo romanico di Novara che l’Antonelli fece a partire dal 1865.
Il monumento è stato eretto nella zona che una volta ospitava l’antico Monastero benedettino di San Lorenzo dove appunto morì San Bernardo durante un viaggio di ritorno da Roma. 
Quando il monastero fu demolito nel XVI secolo, le reliquie del santo furono trasferite dalla chiesa di San Lorenzo che si trovava vicino al monastero al Duomo.
La statua che si trova in cima alla colonna è una copia di quella in legno scolpita da tale Angelo Righetti nel 1924 e che si trova al Monserrato.

Piccola curiosità. La colonna su cui si trova la statua di San Bernardo non è l’unica dell’antico Duomo romanico di Novara ad essersi salvata. Alcune furono portate presso l’orfanatrofio di Santa Lucia.

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