Santuario di Boca

Tutto ebbe inizio da un fatto di sangue.

In ricordo di due coniugi, feriti a morte da alcuni banditi venne costruita, agli inizi del 1600, una cappella sulle rive del torrente Strona: era l’inizio del Santuario di Boca (località nelle colline novaresi raggiungibile in auto da Boca o da Grignasco seguendo la SP 32 Boca-Grignasco). All’interno della cappella era affrescata l’immagine di Gesù Crocifisso con ai piedi i due coniugi, in ricordo dei quali era stata edificata.

Alcuni fatti prodigiosi (la guarigione di un fanciullo da un attacco epilettico e la liberazione di un mercante assalito dai briganti), diedero il via a una serie di Grazie, eventi soprannaturali e fatti miracolosi che sono tutt’ora attestati da migliaia di ex voto che trovano posto all’interno del Santuario.

Nella seconda metà del 700 , a seguito di questi eventi la cappella (detta delle Anime Purganti) venne ampliata.

I pellegrini non tardarono ad arrivare e ben presto la struttura risultò insufficiente ad accogliere il gran numero di persone che ogni giorno si recavano al Santuario.

Nel 1819 venne deciso un ulteriore ampliamento.
Ed è a questo punto che entra in scena Alessandro Antonelli. 

Il giovane architetto progetta un edifico maestoso e imponente in stile neoclassico: un campanile alto 119 metri, con una navata lunga 45 metri e alta 51, un pronao con 16 colonne alte oltre 10 metri. Dai fianchi della Basilica doveva staccarsi un giro di portici da concludere, dopo aver percorso un ampio cerchio, con una porta trionfale d’ingresso, una triplice scalinata e un piazzale con una grande fontana.

Il progetto, a dir poco ambizioso, di Antonelli non ebbe molta fortuna.
I lavori, iniziati nel 1822, procedettero piuttosto lentamente e furono ostacolati da difficoltà tecniche, economiche ed anche da alcune incomprensioni con la popolazione.

La costruzione proseguì e il cantiere sopravvisse alla morte del grande architetto, avvenuta a Torino nel 1888.

Il figlio Costanzo prese in mano la direzione dei lavori e le strutture del santuario vennero completate attorno alla fine dell’ottocento, sia pure in modo non del tutto conforme al progetto originario.

Nel 1907, durante un violento nubifragio, un fulmine si abbatté sulla struttura provocando la lesione di due colonne. Nonostante i tentativi, non fu possibile riparare la zona danneggiata e un’ala del santuario crollò inevitabilmente.

Una curiosità:
intervento divino o semplicemente fortuna? I fedeli gridarono subito al miracolo quando ben 70 stuccatori, Vittorio Emanuele III, due distaccamenti di soldati scamparono fortunosamente al crollo.
I primi, avvisati provvidenzialmente dall’intuizione del capomastro uscirono dal Santuario appena in tempo. I secondi, che si trovavano in zona per alcune esercitazioni, e che dovevano arrivare alle 15 (ora del crollo) al Santuario sbagliarono strada e arrivarono con ben due ore di ritardo quando ormai la struttura aveva ceduto.

La Chiesa fu ricostruita a navata unica con diverse cappelle laterali e alle colonne furono alternati solidi pilastri. L’altezza totale venne diminuita di dieci metri. La maggior parte dei lavori, cominciati nel luglio 1914, si concluse nel maggio 1918 e la Chiesa venne riaperta ai fedeli.

Dal 1987 il Santuario di Boca è inserito nel Parco Naturale del Monte Fenera.

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