Le Figurine Liebig

Nella prima metà del secolo scorso – i meno giovani se ne ricorderanno – impazzavano le raccolte di figurine che promuovevano prodotti alimentari. C’era la raccolta delle figurine della Perugina con l’introvabile Feroce Saladino, figurina chiave dell'album dei 4 moschettieri del 1936. Fu una vera corsa a chi completava più album anche perché se si completava un album si aveva diritto ad un premio, ma completando molti album i premi diventavano ambiti sino ad arrivare a motociclette e, al mitico traguardo di 150 album completi, si vinceva 
una “Topolino”, l’utilitaria della Fiat uscita proprio in quegli anni e diventata subito un sogno per moltissime famiglie di italiani.
Poi c’erano le figurine Lavazza pubblicate dal 1949 al 1969 con 283 serie di sei figurine ciascuna. Ogni anno venivano emesse 24 serie di sei figurine ciascuna. Solamente le prime 272 furono emesse e regolarmente distribuite. Le ultime 11, e precisamente dalla 273 alla 283, se pur  realizzate, non furono mai messe in circolazione.
Madre di tutte le raccolte di figurine furono però le Figurine Liebig pubblicate tra il 1872 e il 1975 dalla Liebig, azienda famosa per gli estratti di carne. In totale furono pubblicate 1871 serie di figurine, di cui la gran parte è formata da sei immagini accostate.
Intorno alla metà del XIX secolo in Francia si era diffusa la "moda" di reclamizzare i propri prodotti regalando agli acquirenti diversi tipi di gadget – il più delle volte figurine stampate in bianco e nero oppure a colori attraverso la tecnica litografica. Solitamente tali figurine rappresentano le scene più varie e contemporaneamente promuovono un certo prodotto, vuoi direttamente nella vignetta, vuoi sul retro con scritte o messaggi pubblicitari diretti. A quel tempo erano ben poche le aziende che potessero permettersi una simile forma di pubblicità.
Il barone Justus Von Liebig sceglie di adottare il sistema delle figurine per promuovere il suo estratto di carne, prima regalandole ai clienti e poi distribuendole attraverso una vera e propria raccolta punti. 
Oggi la prima serie è considerata una vera rarità, mentre la seconda è quotata ben 1200 euro.
Le figurine Liebig sono in mostra al Castello di Novara dal 15 gennaio al 10 febbraio.

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