La locanda dell’Ultima Solitudine (Mondadori)

Dopo ‘Testicoli. Sempre meglio che due palle’ e ‘L’8. Poesie molto impegnate. A fare altro‘ Alessandro Barbaglia giornalista e scrittore novarese ci racconta, con ironia leggera, pennellate surreali e grande tenerezza, una splendida storia d’amore.

Ne “La locanda dell’ultima solitudine”, edito da Mondadori, Libero e Viola si stanno cercando. Ancora non si conoscono, ma questo è solo un dettaglio.
Nel 2007 Libero ha prenotato un tavolo alla Locanda dell’Ultima Solitudine, per dieci anni dopo. Ed è certo che lì e solo lì, in quella locanda arroccata sul mare costruita col legno di una nave mancata, la sua vita cambierà.
L’importante è saper aspettare, ed essere certi che “se qualcosa nella vita non arriva è perché non l’hai aspettato abbastanza, non perché sia sbagliato aspettarlo”.
Anche Viola aspetta: la forza di andarsene. Da anni scrive lettere al padre, che lui non legge perché tempo prima, senza che nessuno ne conosca la ragione, è scomparso, lasciandola sola con la madre a Bisogno, il loro paese. Ed è a Bisogno, dove i fiori si scordano e da generazioni le donne della famiglia di Viola, che portano tutte un nome floreale, si tramandano il compito di accordarli, che lei comincia a sentire il peso di quell’assenza e la voglia di un nuovo orizzonte..

La presentazione del libro è a cura del Circolo dei lettori.
Dove: Novara Arengo del Broletto Via Fratelli Rosselli, 20
Quando: 17/01 ore 21.00

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