Dio odia le donne

È come se il tempo non fosse passato!
Abbiamo pensato di esserci riscattate e ci siamo rilassate. Ma poi come fa lo scorpione, il maschilismo dà il suo colpo di coda e ogni giorno l’orrore della violenza contro le donne riempie la cronaca.
Un fenomeno che sembra far parte della ‘cultura’ del mondo.

Giuliana Sgrena, giornalista, scrittrice e politica, ha voluto parlarne nel suo libro ‘Dio odia le donne’ in cui si sostiene che quando si tratta di discriminare la donna, le principali religioni monoteiste sono tutte d’accordo. Ogni donna sarà etichettata come figlia di Maria o figlia di Eva: la donna è l’origine del peccato, la tentatrice che seduce e porta alla perdizione. E allora la religione, alibi del patriarcato, serve per opprimere e sconfiggere, secolo dopo secolo, millennio dopo millennio; e allora serve un dio maschio, un figlio di dio maschio, un profeta maschio, sacerdoti maschi. Norme, tradizioni e costumi hanno l’unico scopo di perpetuare il controllo sociale sulla donna, spesso grazie alla sua pia connivenza, ancora più spesso attraverso l’assuefazione alla violenza.

Giuliana Sgrena svela e denuncia tutte le forme di questo odio nei confronti delle donne. Da fenomeni estremi come l’infibulazione “faraonica ” e lo stupro di guerra, che se ripetuto per dieci volte fa sì che la donna sia finalmente convertita, a tragedie quotidiane come il femminicidio, versione contemporanea ma non meno cruenta del delitto d’onore, con cui il maschio rivendica il possesso della moglie, figlia, sorella, il diritto di deciderne la vita o la morte. Ma esistono anche prevaricazioni più sottili e subdole, come l’ideale di purezza e verginità, che condiziona le donne nelle scelte di vita, nel ruolo sociale, perfino nell’abbigliamento. Giuliana Sgrena risale alla radice stessa della sottomissione femminile, mostrando quanto ancora oggi la legge della religione riproduca la subalternità della donna al “primo sesso”.


Il libro sarà presentato all’Enaip di Oleggio
Dove: Oleggio – Enaip, Viale Niccolò Paganini, 21
Quando: 22 giugno ore 21.00

Per chi non lo ricordasse Giuliana Sgrena venne rapita il 4 febbraio 2005 dall’Organizzazione della Jihad islamica mentre si trovava a Baghdad (Iraq) per realizzare una serie di reportage per il suo giornale. Fu liberata dai servizi segreti italiani il 4 marzo, in circostanze drammatiche che hanno portato al suo ferimento e all’uccisione di Nicola Calipari, dirigente dei servizi di sicurezza italiani (SISMI) che dopo lunga ed efficace trattativa la stavano portando in salvo. Secondo varie fonti la liberazione è avvenuta a fronte del pagamento di un riscatto di oltre 5.000.000 euro.

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