Fernanda Renolfi

Gironzolando alla ricerca di eventi e notizie sul nostro territorio ci siamo imbattuti in Fernanda Renolfi. Il personaggio ci ha così affascinato che vogliamo farvelo conoscere.
Ecco cosa raccontano di lei sul sito de La Nosta Gent Onlus, la Fondazione voluta da questa donna straordinaria.


Fernanda Renolfi (Romagnano Sesia 1925-2002), insegnante elementare di generazioni di allievi, fin dai primi anni del suo insegnamento si è sempre dimostrata una docente aggiornata e moderna con le sue tante proposte di esperienze nuove e l’uso di metodi didattici innovativi e coinvolgenti per i suoi allievi, instaurando con loro un clima di fiducia e confidenza, oltre a valorizzare le loro caratteristiche nella maturazione espressiva, con richiami al mondo della fantasia, della storia e delle tradizioni popolari.
Al di là del suo impegno di “maestra”, Fernanda Renolfi è stata anche punto di riferimento per lo studio ed il recupero delle tradizioni locali, ed anche promotrice di iniziative di carattere storico e culturale.
Consigliere comunale dal 1970 al 1975, Fernanda Renolfi ha concretizzato, con un gruppo di collaboratori, due splendide iniziative.
Nel 1972 ha promosso l’acquisizione da privati dell’insigne ed affascinante complesso storico-artistico della “Cantina dei Santi” (in completo abbandono da tempo) consentendone il recupero architettonico del complesso, che risale al sec. XI, ed il restauro dell’interessante ciclo di affreschi del sec. XV.
Nel 1973, con Maria Adriana Prolo, Carlo Dionisotti, Giuseppe Tinelli ed un gruppo di appassionati cultori di storia locale, ha promosso e collaborato alla fondazione del Museo Storico Etnografico della Bassa Valsesia, ente museale oggi considerato, nel settore, tra i più importanti del Piemonte.
Entusiasta ed appassionata studiosa del dialetto locale, Fernanda Renolfi è stata componente del Comitato “Venerdì Santo” secolare espressione popolare tra i più caratteristici e famosi; sostenitrice di altra espressione del folklore romagnanese, la rappresentazione della “Epifania”, alla quale prendeva sempre parte con gli antichi costumi della tradizione.
Fernanda aveva anche un’altra passione, quella della viticoltura, che esercitava nella vigna di famiglia, tanto che amava definirsi “maestra contadina”.
La sua scomparsa è stata segnata dall’unanime cordoglio. Con disposizione testamentaria, Fernanda Renolfi ha beneficiato il Museo Storico Etnografico dei suoi beni, disponendo anche di costituire una Fondazione denominata «La nosta gent», con specifico consiglio di amministrazione, con il compito «di gestire una rendita annuale da assegnare al vincitore di un concorso nel campo delle ricerche ambientali-biologiche».

Show CommentsClose Comments

Leave a comment