Febbraio al cineforum (parte 1)

Prosegue la carrellata di film in cui si articola il percorso dei cineforum novaresi. Siamo al mese di febbraio e abbiamo ancora tanti film da gustare. Se con popcorn o arachidi, poi, fate voi.

Il primo film del mese è stato scelto per rappresentare l’Iran all’86a edizione dei Premi Oscar, che si terrà nel febbraio 2014, nella categoria “Miglior film straniero”. Stiamo parlando di Il passato, realizzato a Parigi tra il 2012 e il 2013 e diretto da Asghar Farhadi, autore del noto e pluripremiato Una separazione (2011). Il film parla delle quotidiane disavventure di una famiglia allargata che vive nella multietnica periferia di Parigi. La farmacista Marie, con due figlie a carico, vorrebbe sposarsi con il compagno Samir, prendendo marito per la terza volta. Nonostante la donna dichiari più volte di voler chiudere con il passato, invita il proprio secondo marito Ahmad a vivere con lei e con le figlie. Dall’odio che egli prova per Samir e dall’affetto sentito dalle due figlie per Ahmad, prende vita una vicenda ad alto tasso emotivo e psicologico, in cui il passato, anziché passare, si accumula. Bérénice Bejo, che interpreta Marie, per questo film è stata premiata con il “Prix d’interprétation féminine” alla 66° edizione del Festival di Cannes. In sala martedì 4 e mercoledì 5 febbraio alle ore 21:15 presso il Cinema Vip, per il Vip Forum.

Dal passato al presente, proseguiamo con un film che tratta temi quanto mai attuali e che sarà in sala giovedì 6 (ore 21:00) e venerdì 7 febbraio (ore 17:00 e 21:00), presso il Cinema Sacro Cuore. Liberamente tratto dalla piéce teatrale El chico de la ultima fila di Juan Mayorga, Nella casa è un film del 2012, scritto e diretto da François Ozon, e racconta la storia di un professore di liceo che, leggendo un racconto scritto da un suo alunno, si accorge del grande talento letterario di quest’ultimo. Poiché il racconto parla di un week end che il giovane ha trascorso a casa di un compagno di classe, il professore convince l’alunno a recarsi più spesso in quel luogo, con la scusa di prendere ripetizioni di matematica, così che il lavoro possa proseguire. Anche se apparentemente innocua e con fini puramente didattici, questa scelta è destinata a sconvolgere la vita di tutti i personaggi, a partire da quando il giovane si innamora della bella mamma del suo compagno di classe. Pur rappresentando la genuina alchimia che lega il lettore al narratore, ciò che principalmente emerge in questo film è la povertà culturale della middle class occidentale.

Concludiamo la carrellata con La vita di Adele (nella foto), film diretto da Abdellatif Kechiche e premiato con la “Palma d’oro” all’edizione 2013 del Festival di Cannes. Ispirato al romanzo a fumetti Il blu è un colore caldo di Julie Maroh, questo film è ambientato a Lille e narra la storia della giovane Adele. Dopo un fugace incontro con l’artista Emma, la protagonista decide di avventurarsi alla scoperta di sé. Dopo aver lasciato il fidanzato Thomas, Adele ritrova Emma in un bar gay e tra le due ragazze sboccia in breve l’amore, anche se la loro futura convivenza segnerà una profonda spaccatura tra loro: mentre Emma continua a esprimersi attraverso la scrittura, Adele accantona le proprie ambizioni di scrittrice, dedicandosi all’insegnamento ai bambini e rivelandosi poi infedele anche nei confronti della propria compagna. La brusca interruzione del rapporto amoroso tra le due ragazze ci condurrà al finale del film. Uscito per la prima volta nelle sale cinematografiche italiane in data 24 ottobre 2013, ritroviamo questo film mercoledì 12 febbraio alle ore 21:15 presso il Cinema Vip, per il Vip Forum.

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