L’oca della discordia

C’era una volta, oggi di tanti anni fa, un’oca a Ghemme.
Era un’oca come tante, di buona famiglia e di buone maniere, eppure un giorno le accadde qualcosa che la fece passare alla cronaca.
Un inizio un po’ surreale per introdurvi la storia del mercoledì di questa settimana, un piccolo aneddoto tratto dalle “Cronache Ghemmesi” di Nino Ferrari e Sergio Monferrini (Pro-Loco di Ghemme).

Leggendo la storiella capirete il titolo e converrete che la gente con l’altra gente non sempre va d’accordo e che, certe volte, basta una piuma a far nascere dei bisticci.
Un suggerimento: vi conviene leggere la storia 3/4 volte perché la lingua, diciamo, è parecchio cambiata da allora.

1747, 11 dicembre
Denunzia Pietro Rovellotto Anziano… siccome martedì 5. del corrente Ercole Mongino figlio di Steffano sij andato alla Roggia Canturina vicino al Molino della Chiesa, et ivi habbia tirato de sassi alle oche che stavano sguazzandosi in detta Roggia, quali l’habbi fatte fuggire salvo che una quale stentando correre si sij lasciata prendere dal detto Mongino, e se l’habbi portata a casa, qual ocha si è di Gio Domenico Vercelletto, quale essendo stato dal detto Mongino per farsela restituire, ma non ce l’habbi voluto dare.

Spero di avervi strappato un sorriso.
Buona vita!

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