Buon compleanno, signor Casorati!

Curiosando in rete -abitudine ben consolidata- ho scoperto che oggi 4 dicembre a Novara, 130 anni fa, è nato Felice Casorati. Tanti auguri!
Così dedico a lui, che dà il nome al liceo artistico di Novara, la storia del mercoledì di questa settimana.

Pare che in casa di Casorati fossero tutti matematici e scienziati, ma che comunque lui fosse in un certo senso un figlio d’arte, perché il padre (un militare) si dilettava nella pittura.
Pare anche che Felice di fatto non lo sia stato sempre: a 18 anni gli venne un esaurimento nervoso, dicono per l’eccessiva intensità degli studi musicali, ma io suppongo anche per il fatto di essere continuamente sbatacchiato da una città all’altra. Provate voi, nei primi 18 anni di vita, a cambiare casa da Novara a Milano a Reggio Emilia a Sassari a Padova!

A Padova trovò comunque un po’ di riposo, fra i colli Euganei, e lì iniziò a dipingere. Il suo percorso artistico, ispirato anche da Klimt, dalla Secessione Viennese e della art nouveau, lo condusse ad aprire una propria scuola di pittura a Torino.
Casorati si fece degli amici, come tutti, ma non sempre la cosa gli portò bene: nel 1923 finì infatti in carcere, “solo” perché era amico di un antifascista e ai tempi questa cosa non era per niente vista di buon occhio. Gli andò decisamente meglio con Riccardo Galino che era un industriale e un collezionista e lo incentivò ad avvicinarsi al design di interni.

Non vado oltre, come sempre, meglio lasciare a video e audio il racconto completo della storia di Casorati, perciò vi propongo questo (un po’ lungo) speciale di Canale Arte. Chi meglio del figlio di Casorati, Federico, può raccontarci la storia?
A lui la parola.

Nella foto: dettaglio de “Il sogno del melograno”, 1912

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