NovaraVive, la 2aE e il Festival della Scienza

"C'è qualcosa di più importante della logica: è l'immaginazione." diceva Hitchcock.
Cosa succede quando l'immaginazione del genio si unisce alla logica della scienza?
Forse l'immaginazione prende forma grazie alla logica e la logica si apre nuove strade verso l'immaginazione.
Di immaginazione si è parlato molto giovedì scorso, durante la prima giornata del Festival della Scienza di Genova, giunto alla decima edizione intitolata, appunto, "Immaginazione".

Perché parlo di Genova qui dove parliamo sempre di Novara?
Perché Novara Vive… anche fuori porta e le persone (nel nostro caso novaresi), per la sete di scoprire, sperimentare, condividere, provare, vedere e conoscere si spingono fuori dal confini, tanto quelli geografici quanto quelli mentali. Imparano qualcosa che poi portano a casa e mettono in circolo per crescere tutti assieme.
Cade forse proprio a pennello in fatto che la piccola spedizione dell'Istituto Tecnico Leonardo da Vinci di Borgomanero al Festival della Scienza sia avvenuta proprio nel cinquantesimo anniversario della fondazione della scuola, come giusta e lieta celebrazione del percorso fatto.
E anche che il tema della gita e del festival sembri cucito addosso al nome del personaggio illustre a cui è intitolata la scuola.

Un grazie speciale alla 2aE, alunni e insegnanti (in particolare Lara Caffi), per cui sono stata "compagna di gita".
Grazie al loro invito ho potuto (ri)scoprire la scienza, ricordarmi di quanto è affascinante e divertente e di quanto è presente in ogni istante della nostra vita, anche se non ce ne accorgiamo. 
Prendiamo il caso dei laboratori a cui abbiamo partecipato dedicati alla "Scienza alle olimpiadi", al clima e al riciclo della plastica. Mi sono ritrovata "meravigliata della banalità" e penso la cosa sia valsa per molti. Quanti strumenti e quanti aiuti ci vengono dati ogni giorno e non li cogliamo perché abbiamo l'attenzione su altro? 
A volte abbiamo davanti a noi delle verità che non riconosciamo, le diamo per scontate e non ci interroghiamo su di esse, come io (forse noi) non prestavo (prestavamo) troppa attenzione al fatto che leve, piano inclinato e baricentro fossero una costante fondamentale per il nostro vivere. Lo sapevo, avrei dovuto, ma lo dimenticavo.

Credo sia molto importante trasmettere ai ragazzi, tanto distratti da molte cose che ci circondano, la passione per la curiosità e ho molto apprezzato che i docenti della scuola abbiano proposto alle loro classi di partecipare a un grande evento vibrante, innovativo e unico come il Festival della Scienza. E' stato bello vedere i ragazzi all'opera, sono molto vivaci e non mi riferisco solo all'aria di festa sul pullman 😉
Mi riferisco ai laboratori: dato il la di bravissimi "relatori-animatori", eccoli fare domande, prestarsi a esperimenti, provare macchinari e attrezzi, attivare un lungo flusso di ragionamenti logici, scherzare fra di loro, lavorare assieme per trovare una soluzione, mettere assieme pezzettini di sapere per originarne uno più grande. 
Vuol dire pulsare al ritmo del mondo. Sono certa che i ragazzi hanno potuto cogliere molto.

E' stata un'occasione preziosa, un'esperienza per avvicinarsi a tantissime realtà del nostro tempo: non solo le scienze, ma anche i grandi temi di attualità come il global warming, la politica globale, l'alimentazione (e la malnutrizione), lo sfruttamento delle risorse, il mondo digitale, la comunicazione. 
Come fanno i bambini, che continuamente chiedono "perché e come", forse anche noi dovremmo ricordarci di domandarcelo qualche volta di più e di mantenere negli occhi quel sano stupore.

Tornare in gita dall'altro lato della barricata è stato come aprire gli occhi verso una nuova prospettiva, scoprirsi a considerare nuovi punti di vista. 
Guardare la scienza da una diversa angolazione è stato illuminante. Parlare di cambiamenti climatici, smart city e sostenibilità ambientale ha aperto la mente e il cuore a nuove possibilità.

Aprirci a nuove possibilità. 
E' qualcosa che dovremmo ricordarci tutti di fare ogni giorno.
Cosa saremmo noi e il nostro piccolo cosmo quotidiano se così fosse?
Cosa potremmo fare di buono per noi, per chi ci circonda e per il luogo in cui viviamo?
Novara Vive proprio a partire da noi.

P.S. Se voltete vedere qualche foto, accedete alla pagina facebook di NovaraVive

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