“Conosco” Sandra Vinotti al telefono, ci sentiamo al termine di ottobre e della mostra “Un viaggio giocoso tra luoghi e creature” che ha allestito assieme a Giorgio Talgio a Orta San Giulio. E’ una mostra che racconta emozioni ed è frutto di un’amicizia nata nel 2009 quando i due artisti autodidatti si incontrano: Giorgio scatta una foto del Lago d’Orta, Sandra realizza da essa un quadro.
Diceva Henri Frederich Amiel “qualunque paesaggio è uno stato d’animo“.
Iniziano a collaborare e con sguardo leggero e occhi d’artista ritraggono il mondo, lui con la macchina fotografica, lei sulla tela.
Da una parte lui va a caccia di istanti da immortalare, con le loro luci e le atmosfere che evocano; dall’altra lei sperimenta la corrente del sospensionismo, fondata nel 2006 dall’artista François Larné, che cerca la rappresentazione “dell’immensa spazialità (macro) e delle parti infinitesimali (micro) del cosmo, animato dal movimentato sviluppo dell’atomo, embrione della vita”, delle emozioni attraverso i colori, dell’equilibrio fra le parti in un perfetto dualismo: bianco e nero, vuoto e pieno.
Chiedo a Sandra Vinotti un parere, di raccontare come ha vissuto la mostra. Io non ho potuto partecipare e sono curiosa di saperne di più, sono andata a curiosare nella sua coloratissima e delicata galleria virtuale e sul blog di Giorgio Talgio.
Mi dice “In questa mostra ho presentato tutte opere realizzate in tecnica mista su tela (colori acrilici, sabbia, polvere di granito, colori perlati, glitter) e ho assecondato la mia parte infantile.
“Il mio desiderio è stato quello di creare delle suggestioni e con le diverse cromie di evidenziare i differenti stati d’animo. Ovviamente spero di esserci riuscita.
La mostra è stata visitatissima (oltre seicento presenze) nonostante si sia svolta dal 6 al 15 ottobre e di questo siamo molto felici. Il Palazzotto di Orta S.Giulio è uno spazio prestigioso e in un futuro non troppo lontano si potrebbe ripetere questa bella esperienza.”