NovaraCineFestival

Per chi vuole iniziare un percorso non solo da spettatore ma da regista, la cosa è semplice: esistono delle telecamere (come quella che mi sta riprendendo, che magari è un po’ più professionale!) a dei prezzi abbordabilissimi e dei programmi di montaggio. Io vi consiglio di fare dei cortometraggi, cioè di scriverli con gli amici. Cortometraggi perché un mediometraggio o un lungometraggio, se non c’è dietro un montatore professionista, diventa veramente un po’ lungo da vedere. Quando ho presentato I laureati ho detto che era il mio trentesimo film perché prima avevo fatto ventinove cortometraggi. Voi scrivete dei cortometraggi, non devono superare i dieci minuti: ve li recitate, ve li montate e se c’hanno, questi cortometraggi artigianali, qualcosa che emoziona, andate avanti. Se invece i vostri amici o i parenti vi tirano i pomodori o non vi rivolgono più la parola, fate gli spettatori che è un mestiere bello altrettanto.
Leonardo Pieraccioni, in un’intervista al Giffoni Film Festival 2012, ci riempie, con la sua proverbiale leggerezza, di consigli e aneddoti sul cortometraggio.
E’ il cortometraggio, infatti, il principale protagonista del Novara Cine Festival: mi sembra opportuno segnalare che questa manifestazione è un tantino meno nota del Giffoni Film Festival.
Per ora.

Cos’è
Il Novara Cine Festival inaugura la nona edizione del festival internazionale di cortometraggi, organizzato dall’Associazione culturale Novara Cine Festival e realizzato con il contributo di Regione Piemonte, Presidenza del Consiglio Regione Piemonte, Ordine degli Architetti P. P. C. di Novara e VCO e ATL provincia di Novara.
La manifestazione avrà luogo presso il Cinema Vip di Novara dal 16 al 19 ottobre: in questi giorni verranno presentati al pubblico le ben 45 opere in concorso che, come nelle edizioni precedenti, arrivano da diversi paesi del mondo (Venezuela, Corea del Sud, Ucraina, Spagna, Germania, Irlanda, Francia, Belgio, Olanda e Svizzera) oltre che, ovviamente, dall’Italia.
Ai premi per le due le categorie (“Scenari orizzontali” e “Altri Territori e Laboratorio”) si aggiungono i trofei tradizionali del festival, chiamati “Nandi” e ispirati ai racconti di Dante Graziosi.
Sono previsti anche due momenti “fuori concorso” riservati ai novaresi Enrico Omodeo Salé e Alberto Cicala, per le rispettive opere Racconti di un eccidio e Dal riso al rosa, con la presenza in sala dello scrittore Sebastiano Vassalli.
Verrà inoltre riproposto lo spazio “Trasmettere l’Architettura”, ovvero il tradizionale appuntamento con l’architettura e relativa assegnazione di un premio speciale al miglior corto in gara per Ordine degli Architetti di Novara e VCO.
Venerdì 19 ottobre, in chiusura, è previsto un evento speciale per la premiazione del film Baraka di Ron Fricke (1993) con la performance live del gruppo musicale di progetto KINO.

Perché partecipare
Raccontare una storia in dieci minuti attraverso il linguaggio cinematografico si può: non stiamo parlando né dell’immortale Ben Hur né dell’infinito Il signore degli anelli, ma si può.
E’ indubbio che le storie raccontate nel medio-lungo periodo cinematografico (dall’ora e mezza d’ordinanza hollywoodiana alle 2-3 ore dei magnifici “colossal”) diano nel complesso delle sensazioni più ricche e maggiormente fruibili, ma ciò non vuol dire che il cortometraggio non sia un’arte all’altezza, specie in quelle “occasioni da festival” in cui è possibile assistere alla visione di più e più stili in un’unica serata.
E’ come se pensiamo a una cena: una bella pizza quattro stagioni ci riempie lo stomaco da sola (a meno che non ne volete mangiare due. E in quel caso, fatevelo dire, siete degli sfondi!) e ci lascia un sapore gustoso, profondo e intenso sul palato, mentre in un aperitivo a buffet possiamo vezzeggiare e stuzzicare le papille gustative con tanti sfiziosi assaggini, ugualmente intensi ma più leggeri, più concentrati e senz’altro di vari sapori.
Ecco, personalmente credo che il senso del cortometraggio sia più o meno questo. E nel frattempo m’è venuta pure fame.

Ideale per…
Sono graditi i corti. I medi già un po’ meno. E… cosa? All’ingresso c’è anche qualche lungo? Chiamate la sicurezza, per cortesia.

Fonte immagine: Flickr.com, autore Andrea*Pace

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