Canti d'alberi e d'acque

“L’albero, archetipo dell’uomo, vincolato al luogo di nascita, deve vivere con ciò che la natura gli concede, superando senza arrendersi ostacoli e avversità, nella propria continua lotta per la vita e tensione vitale verso il cielo. L’acqua, metafora della vita che pulsa nella natura, scorre incessantemente, senza che la si possa fermare, arriva da luoghi e tempi lontani, è nata prima dell’uomo e continuerà ad esistere dopo di esso”.

In fase d’apertura forse dovrei aggiungere qualcosa a questo spezzone del comunicato stampa della mostra fotografica di Giuseppe Zanotti Fregonara al Mulino Vecchio di Bellinzago, ma… è così evocativo e affascinante di per se che, stavolta, proprio non me la sento.


Cos’è?
Canti d’alberi e d’acque è una mostra fotografica in bianco e nero realizzata con la collaborazione della Società Fotografica Novarese presso il Mulino Vecchio di Bellinzago Novarese.
Protagonisti dell’esposizione, come da titolo, saranno alberi e acqua nella loro chiave più profonda e simbolica: messa in risalto dal contrasto tra il bianco e il nero, fluisce dalle opere una vera forza vitale che si offre al  pubblico prima di tendersi verso il cielo.
Autore della mostra e fedele paladino di questo particolare mezzo stilistico, è appunto il maestro del bianco e nero Giuseppe Zanotti Fregonara, che lavora stampando personalmente le fotografie realizzate e altrettanto personalmente cura la resa di toni e dettagli: l’arte del maestro Zanotti è particolarmente eminente nella descrizione della natura attraverso le sfumature di grigio, tonalità ideali per rappresentare croce e delizia dell’ambiente naturale. L’esposizione comprende, infatti, molte fotografie scattate nel Parco del Ticino.
La mostra è aperta al pubblico dal 16 al 30 settembre ogni lunedì, mercoledì e giovedì dalle 14.00 alle 16.00 e ogni domenica dalle 11.00 alle 17.00. L’ingresso è gratuito.
Per ulteriori informazioni è possibile fare richiesta all’Ente di Gestione Aree Protette del Ticino e del Lago.

Perché partecipare
Rappresentare in varie combinazioni due elementi naturali tra i più vivi e frizzanti coi soli colori bianco e nero più le varie sfumature di grigio, a me personalmente non sembra una cosa di tutti i giorni.
Da che mondo e mondo, una delle cose che più colpisce l’occhio umano in un ambiente, oltre alle forme, è proprio il colore: facendo a meno di questo preziosissimo elemento, che ne è della resa espressiva dell’ambiente? Come fare a conservarla e anzi ad amplificarla coi soli bianco e nero a disposizione? Bianco e nero, poi, per cosa? Per alberi e acqua?
Inutile dire che mi fermo qui, essendo abbastanza profano di fotografia, ma non per questo avrei meno domande.
Sono sicuro che una visita al Vecchio Mulino di Bellinzago per l’occasione saprà darmi delle risposte. E, magari, propormi altre domande per la prossima volta, hai visto mai!

Ideale per
Il dott. Marco Mario Avanza, presidente dell’Ente Parco, invita in special modo appassionati di fotografia e amanti della natura a partecipare alla mostra. E se lo dice lui, insomma, mi fido sulla parola e diffondo l’invito senza altro aggiungere.

Fonte immagine: flickr.com, foto di Paolo Donadeo

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