Enne3, il luogo delle nuove idee

Quando, alcuni anni fa, sono venuta a conoscenza dell’esistenza degli “Incubatori di impresa” sono rimata affascinata all’idea di questi villaggi o condomini di startup, luoghi in cui nuove imprese con nuove idee hanno la possibilità di far gavetta e creare fra di loro una rete di innovazione.
Sapere che a Novara ce ne è uno è stato come trovare la mappa del tesoro.
Ancora una volta mi sono chiesta: quanti lo sanno?

Così sono andata a fare due chiacchiere con Marcello Sarino, IT Manager di Enne3, per scoprire cosa contenesse quel forziere insolito.
Enne3 che è l’incubatore d’impresa del Polo di Innovazione di Novara che si occupa di sviluppare progetti d’impresa tecnologicamente innovativi del Piemonte, mettendo a disposizione una serie di risorse. E’ una società partecipata da Università del Piemonte Orientale, Provincia, Comune, Camera di commercio e Associazione Industriali di Novara e Finpiemonte.
Enne3 si occupa di sviluppare da zero progetti d’impresa che nascono in ambito universitario o che comunque siano “giovani” (le imprese ammesse generalmente non devono superare i 18 mesi di vita). Questo significa che prende i progetti, li seleziona, li ospita, dà loro spazi attrezzati, consulenze di vario genere, agevolazioni economiche e amministrative, aiuto nella fase di ingresso nel mercato, fa anche dei corsi sulla gestione aziendale.
Se il progetto ancora è “solo” un’idea innovativa aiuta a fare il grande salto. Se questa fase di “pre-incubazione” va a buon fine, inizia tutto quello detto poco fa.

Marcello mi fa da guida fra le stanzette bianche e grigie dell’edificio a un piano, i laboratori, gli uffici. Mi fa conoscere alcune delle persone che incontrerò poi.
Nella hall prendo qualche brochure bianca e rossa, piena di cubi. Realizzo allora, lampo di genio, che dovrei dire Enne Cube o Enne al cubo, più che Enne3.
Il cubo è la visione fatta sostanza tangibile.
Annoto nel taccuino mentale e continuano tutti i miei ragionamenti sulla semiotica dei marchi. Deformazione professionale. Tralasciamo.

Lo spazio fisico di Enne3 è limitato, così nei 400mq a disposizione entrano solo 6 imprese tutte legate al mondo delle scienze, della medicina, dei sistemi informativi. Virtualmente però c’è ben più margine di movimento, così Enne3 assiste “a distanza” un’altra mezza dozzina di aziende sparpagliate per il Piemonte.

Fra le stanze si respira un’aria buona, vivace ma quieta e tutti lavorano, concentratissimi, chissà a cosa.
Me ne vado, dopo una lunga mattinata di chiacchierate, con l’intenzione di tornare.
Risalgo in auto pensando che non è vero che le possibilità non ci sono, non c’è niente da fare e niente da inventare. Non è vero che non ci sono nuove idee che non c’è gente capace, che bisogna per forza andarsene.
Nascosta da qualche parte c’è una possibilità di per tutti, ma niente viene se non si fa il primo passo.
Newton dovette almeno decidere di sedersi sotto il melo. E dovette decidere di trovare un significato al banale episodio di una mela che cade.

Bisogna avere testa e metterci il cuore.
Uscire dagli schemi e osare.
Tirare su le maniche e lavorare sodo.

A Novara questo succede.

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