Festa di Cameri? Palio degli asini!

Dovete sapere che fino a una decina di anni fa ho abitato a Cameri, rione pantera.
Quando veniva settembre e arrivava la festa del paese, c’erano due cose che aspettavo: i fuochi d’artificio di chiusura, che guardavo dalla terrazza grande di casa e la corsa degli asini, incrociando le dita perché vincesse la Pantera, il mio rione.
La Pantera ha iniziato a vincere l’anno dopo il trasloco. Ho iniziato allora a farmi delle domande.
Comunque torniamo alla festa di Cameri, perché settembre ormai c’è.

Cos’è
Non è che si dica che c’è la festa di Cameri. Si dice che c’è il palio degli asini, si usa la sineddoche (la parte per il tutto, reminiscenze scolastico-poetiche).
La festa del paese è sempre a metà mese ed è in onore di San Michele Arcangelo (il difensore di Dio contro Satana, alato, armato, con la spada e la lancia) e di Santa Gregoria (di lei si sa poco, aveva una quindicina d’anni, era di famiglia agiata e rappresenta purezza e coraggio). Quest’anno sarà dal 7 al 17 settembre: si inizia con la sagra del raviolo e si raggiunge l’apice della feista a partire dal 15.
E’ abitudine che ci siano feste all’area mercato, dove si mangia e si balla; il concerto della Banda Margherita, che è la banda musicale del paese; i giochi popolari, mostre e mercatini; poi arriva la grande festa con le sfilate in costume, gli sbandieratori e la corsa degli asini. E non dimentichiamo le giostre i fuochi artificiali.
Quest’anno ci sarà anche un concerto dei “Tra Liga e Realtà”, cover band di Ligabue, uno spettacolo di cabaret di Marco della Noce e due mostre di pittura degli artisti cameresi e di Antonio Galli.
Durante la festa, Cameri si colora delle bandiere dei quattro rioni: aquila, cavallo, pantera e serpente. Fu il professor Enzo Rossi, artista che insegnava alle scuole Medie di via Maré, a istituirli nel 1987, quando il paese volle reinventare la festa patronale che aveva iniziato a festeggiare dopo la fine della seconda guerra mondiale. I costumi che vedrete durante la sfilata sono perciò piuttosto insoliti, non hanno nulla a che vedere con i classici abiti d’epoca. Sono piuttosto moderni e creativi.

Perché partecipare
La corsa degli asini è sempre divertente: gli asini, si sa, fanno un po’ quello che vogliono quindi non è strano che uno di loro decida di fermarsi di colpo a 2 metri dal traguardo e passare da primo a ultimo, oppure che ad un tratto decida che la direzione non gli va e inizi a correre nel senso opposto. Quando succede c’è proprio da ridere!
Un po’ meno per il fantino, suppongo.
Il 15 settembre ci saranno per le vie del centro le cene dei rioni, ciascuna con un proprio menu. Non sarà famoso come il palio di Siena, ma anche qui la cene di contrada si fanno. Non ho mai partecipato ma devono essere simpatiche 😉
La novità, almeno che ricordi, è la rievocazione storica e questa, assieme al palio, penso valga proprio una capatina. Il 16 settembre Cameri ricorda quanto è fiera e attaccata alla propria libertà.
Nel Rinascimento, povera Cameri, dovette pagare per ben tre volte un riscatto per la propria libertà e durante la festa patronale si rievocherà il secondo di questi momenti, nel lontano 1549.

Ideale per…
ridere guardando la corsa degli asini, tifare gli asini, stare con il naso all’insù a guardare i fuochi, scoprire e rivivere un pezzetto di storia di un popolo decisamente tenace.
E ricordatevi: Pantera! Pantera! Pantera! 😉

P.S. il programma completo è qui www.paliodicameri.it.
Qui invece c’è un video che racconta le edizioni passate

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