L’uomo che doma le onde

Fotoni, elettroni, raggi gamma, quark e fisica quantistica.
In un caldissimo pomeriggio di giugno quello che mi racconta Nicola Limardo e che annoto mi pare davvero chiaro, ma adesso? Adesso come faccio a spiegarlo?

Ok, accendo il ventilatore e faccio un bel respiro. Vediamo…
Prendete la terra e immaginatela come un enorme puntaspilli.
Ogni spillo che esce da quella pallina è un raggio capace di raggiungerci anche al 50esimo piano di un grattacielo. Quel raggio è un raggio gamma, una radiazione naturale che proviene dal sottosuolo.
Ci sono vari raggi gamma, ad esempio il Cesio 133, il Polonio, il Radio 226 e il Potassio 40 che sono stati normati in classe 1 dallo IARC (l’istituto internazionale per la ricerca sul cancro), il che significa che sono cancerogeni.

In qualsiasi stanza ci sono 4 o 5 di questi raggi (gli spilli del puntaspilli) che presi in piccole quantità non danno alcun fastidio ma che, come la goccia che scava la pietra, a lungo andare, se colpiscono sempre lo stesso punto, danno dei problemi di salute, “geopatologie” si chiamano.
Cerco di spiegare: poiché sono dei raggi, sono lì fermi ed emanano la loro energia che noi non vediamo (come non vediamo i raggi ultravioletti). Se il nostro letto è in corrispondenza di uno di questi raggi e quando ci stendiamo il nostro fegato si posiziona sopra al raggio, giorno dopo giorno e anno dopo anno, il fegato ne risente.
La camera da letto è la zona più a rischio per queste cose perché passiamo lì 8 ore in condizione di riposo e quindi con le difese immunitarie abbassate.
Nomadi e persone che si spostano di continuo e non dormono mai a lungo nello stesso posto non hanno nessun accumulo di radiazioni!
Non per terrorizzare, ma faccio un altro esempio.
In 50 casi su 50, donne con l’utero caricato di queste radiazioni hanno dato alla luce figli autistici.

Ci sono anche le onde degli apparecchi elettronici che ci disturbano. Dopo una telefonata con il cellulare possono distruggersi le “zampette” dei linfociti. Se sono poco danneggiate il sistema immunitario le sistema; se sono molto danneggiate il sistema immunitario uccide il linfocita. Se sono a metà la cellula può degenerare e diventare una patologia conclamata come il tumore. E’ per questo che nelle istruzioni dei telefoni c’è scritto di tenere gli apparecchi a 2 cm dall’orecchio (anche se non si sente niente!)

Vedendo la mia faccia un po’… diciamo inquieta, il discorso prende un’altra piega e finalmente arrivano le buone notizie: il problema c’è ma c’è anche la soluzione!
Nicola Limardo la ha trovata!

Ok, ma chi è Nicola Limardo e cose ha fatto?
Nicola Limardo è un architetto che però ha studiato anche fisica e un giorno ha notato che suo figlio aveva un tic all’occhio e questo tic gli veniva giocando ai videogiochi.
Se andate a leggere le istruzioni delle consolle c’è scritto che l’utilizzo può causare tic o epilessia. Perché? Per le radiazioni, ovviamente!
Allora ha capito che doveva lavorarci su. Si è avvalso di molti fisici, “tra cui qualcuno che puzzava di Nobel” mi dice sorridendo. “Mi hanno aiutato nella fisica quantistica e nucleare e io ho fatto da direttore d’orchestra, ho preso i migliori e li ho uniti per arrivare a qualcosa di concreto. Ci sono voluti 6/7 anni buoni, ma ce l’abbiamo fatta! Ho avuto la fortuna di conoscere le persone giuste, estro, intuito e la capacità di produrre la cosa. Mi sono dimesso dalla docenza di ruolo (in tecnocostruzioni ai geometri di Rho e poi a medicina dell’habitat a Siena) per fare l’imprenditore”.
A Cameri, precisiamo.
Adesso è docente accreditato ECM (Educazione Continua in Medicina) dal ministero della salute per i corsi su campo elettromagnetico e geoprotezione. Insegna al personale medico di tutta Italia e ai responsabili di sicurezza in ambiente di lavoro come trattare la problematica e lavorare sulle geopatologie.

Mi spiega che dal grande lavoro di quei 6/7 anni sono nati congegni per rilevare le radiazioni e diversi tipi di schermature (speciali membrane che vengono applicate alle superfici): quelle per i materiali da costruzione, quelli per le radiazioni naturali dal sottosuolo e quelli per gli apparecchi elettronici (telefonini, computer, videogiochi, apparecchi wireless). Questi ultimi in particolare lavorano a livello subatomico perché lì le onde generano una vibrazione anomala degli elettroni e nascono i problemi. Lui ha inventato un filtro che stabilizza queste onde e (non me ne vogliano gli addetti ai lavori) le “ripulisce”.
I suoi brevetti sono stati certificati in Italia e negli USA e lo stato dell’Oregon ha deciso di finanziare per il 50% una ricerca assegnata alla Bureau Veritas di Buffalo, legata al MIT. Questa ricerca ha confermato che il danno c’è ma che questi prodotti lo riducono notevolmente.

Non ci sono altri dispositivi del genere al mondo, ci sono solo i suoi, è veramente un’esclusiva ed è nata a Novara.
Una soluzione geniale a un problema importante ma che pochi conoscono.
Oppure che viene taciuto.
Già, perché quando hai in mano qualcosa di così grande dai fastidio a un po’ di gente, a certi interessi economici.
“Non abbiamo concorrenza, ma nemmeno chi ha il coraggio di prendersi questo prodotto e di usarlo in esclusiva”, mi dice con rammarico.

Qualcuno ci vuole provare?

Se volete saperne di più, Nicola Limardo ha scritto un libro sul tema ed è in stampa una nuova edizione rivista e ampliata. Il titolo è “Salute dell’habitat. Criterio delle applicazioni nella medicina dell’habitat”, Anima Edizioni. Nel frattempo potete dare un’occhiata anche a questo sito.

Sarah Quatrale
Twitter: @TheGreatOak

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